La notizia di questo Raduno mi era arrivata per l'interessamento di un caro amico, Lince anche lui, il quale mi aveva girato l'informazione: Raduno delle Linci sabato 22 giugno 2024 a Gioia.
In quattro e quattr'otto mi organizzo ed eccoci prenotati su un comodo Ryanair Torino Bari con partenza venerdi 21 giugno e rientro a Torino Lunedi 24.
Chi non è dell'ambiente si chiederà che cos'è un Raduno, che significa Lince, perchè un viaggio così lungo dal Piemonte alla Puglia. Per spiegarlo e, più ancora per capirlo come si deve, occorrerebbe una vita. Quella vita appunto spesa sulle Basi dell'Aeronautica Militare condividendo ogni giorno profonde esperienze umane e di volo.
Per farvela breve, allora, vi dico che ogni Base ha uno o più Gruppi di Volo e questo è il luogo dove ogni aviatore trascorre la sua "meglio gioventù". Si creano rapporti umani davvero profondi tra le persone che costituiscono il Gruppo stesso. Rapporti di piena fiducia tra chi vola ed analoghi rapporti tra chi vola e coloro che ti preparano l'aereo con cui andare in volo. Un Raduno, allora, è proprio l'occasione d' incontro che si tiene tra appartenenti ed ex appartenenti ad uno stesso Gruppo di Volo. Incontro che mette insieme più generazioni e che,comunque, risulta sempre focalizzato sui valori fondanti del Gruppo stesso di cui vi parlerò più avanti.
Quest'evento doveva poi coinvolgere anche Anna, mia moglie, per cui il viaggio, oltre al principale evento costituito dal Raduno, doveva anche assumere una gradevole connotazione di vacanzina in Puglia, regione generosissima di cose da vedere, sapere e da gustare. Per cui mi perdonerete se oltre al racconto dell'evento principale costituito dal Raduno delle Linci, ho aggiunto anche qualche digressione personale su quanto visitato.
Venerdi 21 Giugno
Partiamo da una Torino che, a dispetto della stagione oramai estiva, sembrava essere nel pieno di un uggioso autunno. Pioggia a catinelle e freddino. In un'oretta e mezzo di volo mettiamo i piedi a Bari Palese nel primo pomeriggio ed una temperatura di 35 gradi ci ricorda che l'estate era già iniziata da qualche giorno. Prima di proseguire verso la Murgia, allora, quale cosa migliore se non farsi un bel bagnetto? Detto fatto. Su suggerimento di un omino del car rental, a 10 minuti dall'aeroporto, nei pressi di Giovinazzo, (https://maps.app.goo.gl/kaNyV23pCPSmoB9LA), troviamo una scogliera facilmente accessibile con acqua pulitissima e ci godiamo un po' di fresco. Poche ore prima avevamo la felpa addosso ed ora sguazziamo felicemente in acqua!
Dopo questo super bagnetto rinfrescante, per stradine di campagna tra ulivi e vigne, arriviamo ad Altamura.
Arriviamo al bel B&B Agriribes, bella struttura poco fuori dell'abitato, rapida doccia e ci dirigiamo in paese per fare due passi.
Il bagnetto ed i due passi ci hanno aperto l'appetito e ci infiliamo nell'Osteria Pein Assutt (Pane secco in dialetto) (https://maps.app.goo.gl/Njh9WKCnkBB2uXmQ7). Non è un caso che siamo li...cibo e vino ottimi e porzioni...pantagrueliche!!
Le strade, deserte dal dopopranzo sino a ora di cena, ora sono un brulicare di bambini che giocano in piazza e di persone sedute che parlano serenamente sull'uscio di casa. Un vero salotto all'aperto.
Sabato 22 Giugno
Dopo una lunga chiaccherata con la Signora Tina e di suo marito, signor Vincenzo, proprietari del B&B AgriRibes, decidiamo di tenerci da parte la visita guidata alla Cattedrale di Altamura per una prossima occasione. In Aprile, infatti, c'è un'interessante festività che meriterebbe un ritorno ad hoc. Vedremo, dunque, la Cattedrale in quella occasione. Ci trasferiamo, invece, a Gravina di Puglia. La giornata è dedicata a quanto non eravamo riusciti a vedere in una precedente visita. Volevamo visitare due chiese rupestri con affreschi paleocristiani ma, purtroppo, o forse meglio, per fortuna, erano chiuse per una campagna di restauro. Allora seguiamo una visita guidata alla biblioteca capitolare Finia di epoca seicentesca e della Cattedrale di epoca normanna. Due veri gioielli. (Per visite guidate vedi https://www.museocapitolaregravina.it/)
La prima contiene migliaia di antichi volumi non solo pienamente visibili ma addirittura "sfogliabili" con le proprie mani. Un vero privilegio.
E cosa dire della seconda visita, quella alla Cattedrale? Guardate voi stessi.Iniziamo con la visita alla cripta dedicata dal 1600 al 1800 ai riti funebri, collocata sotto il piano della Cattedrale.
E poi ecco l'interno della Cattedrale vera e propria, con il suo importante soffitto intarsiato, il grande organo, il ricco rosone ed suoi arredi originali cinquecenteschi della sacrestia in legno massiccio.
Proseguiamo la nostra visita a Gravina superando il ponte di epoca tardo rinascimentale per dirigerci verso la necropoli di Padre Eterno/Botromagno, in uso già dall'epoca greca
(https://maps.app.goo.gl/h9mQV9os2Cv6TEUX8) da cui si gode una bella vista della città di Gravina con la sua gravina (canyon)
Ma oramai è quasi ora di pranzo. Un rapido ferma stomaco in paese e poi, seguendo il percorso della strada romana Appia, ci dirigiamo verso Gioia del Colle.
Campagna arsa dal sole. Tanto il caldo che non sentiamo neppure cantare le cicale. Il cielo è grigio tanta la caligine.
Meritato riposino nel buon Hotel Svevo a Gioia, rapido passaggio presso la casa vinicola Plantamura per il consueto rifornimento del buon Primitivo,
E poi, eccoci al 36° Stormo di Gioia del Colle, casa delle Linci del 156° Gruppo Caccia Bombardieri per oltre 40 anni. Questo il programma.
E' sempre emozionante rivedere visi con cui si sono vissuti momenti bellissimi ed intensi, per aria e per terra. Eventi, talvolta anche profondamente tristi. In Aeronautica si diceva vai a Gioia piangendo e te ne vai via piangendo. Ciò voleva dire che Gioia non era una destinazione molto ambita soprattutto se messa a confronto con altri Stormi collocati in siti più invitanti come ad esempio Rimini o Verona. Ma piangevi pure quando te ne dovevi andare da Gioia per un successivo incarico. Lasciavi, infatti, alle tue spalle una seconda famiglia. In paese, quarant'anni fa, c'era davvero poco ed allora si stava molto di più all'interno della della base. E questo cementava i rapporti. Una cosa che mi ricordo molto volentieri erano le grigliate alla fine dei notturni e le grandi tavolate estive sotto i porticati delle palazzine del Villaggio Azzurro. La sera, infatti, cessato il gran caldo, non si cenava in casa ma ognuno portava qualcosa e si mangiava tutti insieme sotto i portici delle Palazzine. E poi... grandi gavettoni con gli amici intercettori del 12° Gruppo. E che dire dei Carnevali e della Festa di Santa Lucia, eventi in cui ci si ritrovava tutti in allegra serenità? Bei tempi. Tant'è che il nostro gruppo, formato alla coesione è sempre rimasto molto coeso.Insomma, essere del 156 significa essere legati a valori morali che, al giorno d'oggi, paiono non attrarre se non pochi idealisti. Onestà, Umiltà e Determinazione. Un traguardo morale non per tutti ed ecco perchè chi è stato Lince resta Lince per sempre!
Un po' di storia per chi non è addentro alle cose aeronautiche. Il Gruppo, nato già durante la 2° Guerra Mondiale e proveniente da Ghedi, è arrivato a Gioia nel 1966 con F 84 ed inserito nel 36° Stormo.
Opera con tale macchina nella specialità Caccia Bombardieri sino al 1970 allorchè subentra il più moderno F 104, sempre nel medesimo ruolo.
Come avrete visto dalle foto i velivoli del 156 sono caratterizzati da una freccia che punta verso il basso (o altre decorazioni) gialle sulla coda ed il simbolo del gruppo è proprio una Lince. La freccia verso il basso sta a simboleggiare la specialità Caccia Bombardieri, almeno nel passato, in volo alle bassissime quote.
Ecco qualche scatto preso durante il Raduno. Mi scusino coloro che non compaiono, l'intento è quello comunque di abbracciare tutti, anche coloro che, per vari motivi, non hanno potuto partecipare o che non ci sono più.
Ed alla fine della gradevole serata il Signor Capo di Stato Maggiore, Lince anche lui, ha salutato e congedato gli astanti facendoci sperare in buone notizie circa un possibile futuro del nostro amato Gruppo.
Qualche giorno dopo - una Lince mantiene sempre la parola!- è arrivata la tanto attesa bella notizia: la Lince dai primi di Luglio 2024 ha ripreso il suo cammino sulle mese dell'Arizona negli Stati Uniti. Nella base di Luke il 156 formerà i piloti che voleranno sull'F 35. Un'altra sfida per il Gruppo degna del glorioso passato!
Domenica 23 Giugno
Lasciamo Gioia dopo un buon sonno e puntiamo sulla Masseria Fortificata Jesce. (https://maps.app.goo.gl/ergdQd1dnT7GSg8E9) Un luogo nel mezzo di niente, eppure, custodisce secoli di storia.
Questo manufatto, infatti, era nato nel IV° secolo avanti Cristo e si è poi sviluppato come stazione di posta sin dall'epoca romana essendo collocato sull'antica via Appia che congiungeva Roma con Brindisi.
Tant'è che ci sono ancora delle stalle ricavate da grotte adiacenti particolarmente adatte a proteggere gli animali dal gran caldo o dal gran freddo. La più grande di esse era in grado di accogliere sino a 200 cavalli.
Ci accompagna in questo giro Donato un custode, soprattutto il custode morale, di questo sito.
Ci narra della della storia di questo luogo, nel pieno della Murgia, con le sue tradizioni, le sue vicissitudini. Donato è anche un artista e ci parla anche delle sue idee in merito all'Arte. Ma ci zittisce totalmente il momento in cui entriamo nell'ultima grotta....quella in cui sino a pochi anni fa bivaccavano le pecore...E' una chiesa rupestre con affreschi risalenti al XIV°secolo
La visita prosegue poi all'interno della Masseria che risulta ancora davvero imponente per le dimensioni e per gli antichi affreschi.
Terminiamo la visita e Donato ci offre un trancio di focaccia pugliese. Un gesto di genuina ospitalità che affonda le proprie radici nella cultura greca.
Ci troviamo, però, ad ora di pranzo senza più appetito nel bel mezzo di una giornata estiva in Puglia. Ciò significa una cosa sola: o sei in un ristorante e sopravvivi oppure tutto ciò che ti circonda è chiuso. Puoi morire per strada e nessuno ti viene a soccorrere prima che il caldo cominci a scemare. Occorreva trovare una formula magica per impiegare le successive tre ore. La scelta è felicemente caduta su un bagno in piscina nei pressi della vicina Altamura. Bagno che ci è apparso come una agogniata sosta in un'oasi nel deserto. Fa caldo ma, per fortuna, non come ieri. Il cielo è blu e l'aria è secca e c'è un bel venticello. Adesso si che riconosco il meteo della mia cara Murgia Saudita!
Proseguiamo poi per vie di campagna verso Bitonto in completa solitudine, vuoi per l'orario vuoi per l'itinerario.
Arrivati a Bitonto molliamo i bagagli in albergo (Tenuta Gurgo, strategicamente vicino all'aeroporto di Bari) e ci facciamo due passi in città.
La Cocattedrale di epoca federiciana è la nostra meta.
L'interno è molto bello, ma il mio intento era visitare la chiesa paleocristiana con mosaici bizantini e gli scavi romani sottostanti il piano di calpestio. Purtroppo per avere questo piacere occorreva coordinare con almeno due giorni d'anticipo. Ovvio che dovremo tornare a Bitonto ed investigare anche questo luogo. Tanto dovevamo già farlo per visitare la Cattedrale di Altamura e le chiese rupestri ora in restauro site a Gravina. Vi lascio il numero cui chiamare tante volte voleste visitare anche voi la Cocattedrale di Bitonto.
A questo punto non ci resta che affondare il dispiacere per la mancata visita guidata in un generoso bianco locale ed in qualche oliva del barese, anch'essa intrisa di arte.
Cenetta vicino a Bastione Angioino e ultimi due passi nei vicoletti e poi ninna. Domani si riparte per Torino.
Lunedi 24 Giugno
Rapido trasferimento in aeroporto, tranquillo viaggetto e Torino ci accoglie vestendosi del suo colore preferito: il grigio.
Ecco il meteo di Gioia del Colle (LIBV), cielo sereno, temperatura 27 gradi e clima secco
e quello di Torino (LIMF), cielo nuvoloso, 19 gradi e clima umido
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