lunedì 20 ottobre 2025

Una bella domenica a Novara, 19 Ottobre 2025

 Una bella idea. Gavino, amico e collega di Corso, e Cinzia, sua moglie, ed Angela, sorella di Gavino, ci hanno invitato a Novara per trascorrere una bella domenica. Ed una splendida domenica è stata.

Dopo una gradevole passeggiata per la ragguardevole isola pedonale del centro storico in attesa di un certo orario,  ecco l’ inattesa sorpresa. I nostri ospiti ci hanno regalato una bella visita guidata sulla guglia della Basilica di San Gaudenzio, patrono della città.



Un briciolo di attesa ed eccoci  pronti per partire una volta depositati zaini e  borse.  Consentiti solo telefonini in appositi contenitori trasparenti (forniti) e macchine fotografiche con tracolla.  Più avanti capirete perché. Prima di partire briefing da parte della nostra guida Stefania che ci accompagnerà, in maniera magnifica, nel giro. 

La prima tappa è focalizzata su  descrizione della storia di questo monumento


Scelta la locazione su precedenti edifici sacri risalenti ad epoca romana, la progettazione fu affidata probabilmente a Pellegrino Tibaldi. La prima pietra fu posata nel maggio 1577. Pensate che i novaresi, pur di avere una bella chiesa si autotassarono imponendosi l'imposta del "sesino", ovvero una tassa sull'acquisto della carne.  La consacrazione avvenne il 13 dicembre 1590 ad opera del vescovo Cesare Speciano quando ancora non erano stati eretti il transetto ed il presbiterio. Il peggioramento della situazione economica, aggravata da pestilenze e guerre, bloccò i lavori che ripresero solo nel 1626 e proseguirono a rilento per concludersi nel 1656.

Questa l’immagine della Basilica  come doveva apparire


 Infine l'11 giugno 1711 la chiesa poteva dirsi ultimata con la solenne deposizione nello scurolo (ovvero una cripta dedicata) delle reliquie di san Gaudenzio. 

Restava a quel punto il problema di impreziosire questo monumento sacro di un opportuno tetto per far avere alla città maggior decoro. 

Ci facciamo una ripida scala a chiocciola ed arriviamo alla Sala del Compasso. Qui Stefania prosegue il suo avvincente racconto


Per realizzare una degna copertura della Basilica viene convocato l’architetto Alessandro Antonelli, noto per la Mole Antonelliana. Questi, utilizzando esclusivamente mattoni,  partorì svariati progetti tra il 1841 ed 1860. 

D’interesse il fatto che la lavorazione dei mattoni riprendesse il concetto romano di arco a tutto sesto  tenuto insieme dalla chiave di volta, ovvero mattoni a forma di cuneo inseriti nei punti in cui potevano venirsi a formare dei vuoti. 

La struttura, infatti si basa su quattro coppie di archi murari che scaricano il peso sui pilastri sottostanti. 


I  lavori iniziarono già dopo il 1841  ma, essendo in pieno Risorgimento, subirono svariate interruzioni. Ed, ad ogni ripresa dei lavori il buon Antonelli predisponeva la struttura per consentire un successivo innalzamento  il tutto di qualche decina di metri in altezza, con gran sconcerto dei finanziatori, gli stessi novaresi.  Insomma si giunge al 1864 in cui la  struttura principale viene completata ed infine, nel 1878, con l’Antonelli oramai ottantenne, vengono aggiunti la guglia e la statua del Cristo Salvatore. Dai 65 metri iniziali si era arrivati ad un’altezza di 121 metri.

Ah, a proposito. Il sito del briefing si chiama sala del compasso perché contiene un braccio di legno basculante che serviva per determinare il diametro esatto della cupola.

Ed  ecco le allegre immagini di quel che siamo andati a vedere.

 
   

 



   




 

martedì 30 settembre 2025

Comunione Mya e cinquantennale Rostro **

 Vi giro un po' di foto di un fine settembre piacevolmente variegato.


21 settembre

Il primo evento è stato la comunione di mia nipote Mya, figlia di mia figlia Nicol



E, in questa discesa a Roma, non poteva mancare un affettuoso saluto a mamma e papà 


22 e 23 settembre

Ospiti del caro Stefano e strategicamente posti nel nostro caro Eur

non è potuta mancare una bella passeggiata per i vicoli di Roma e per le sue belle chiese





24 settembre

Da Roma ci spostiamo a Napoli per festeggiare i 50, ahimè dico 50, anni dall’ingresso in Accademia nel Corso Rostro 2°. Questo secondo evento settembrino inizia con una “pizzata” non lontano dall’albergo, bagnata da un intenso sgrullone di acqua 😂 😂. Nè più e nè meno doi quanto era successo con il nostro giuramento 50 anni prima. Che coincidenza!



Che bello rincontrare amici che non vedi da anni ma con cui hai condiviso le fatiche in Accademia. Anche a distanza di tanto tempo ricordi ed amicizie rifioriscono come fosse appena ieri.

25 Settembre

Oggi festeggiamenti prevedono una succulenta visita guidata agli scavi di Ercolano. Bellissima giornata, bravissima la giovane ed appassionata guida.







 

A fine visita altra magnata in ristorante locale 


Rientro in albergo e poi ancora in giro per la città finalmente resa vivibile in quei luoghi una volta inaccessibili 
 
Tante le cose belle da vedere che anche l’arcigna sabauda si è lasciata andare a qualche licenza 😂😂

26 Settembre

Oggi giornata clou. 



Vestiti di tutto punto si varca l’ingresso del Massimo Istituto e si ripercorrono quei luoghi in cui abbiamo trascorso i nostri 20 anni.


Veniamo accolti dal Generale Comandante che ci illustra i nuovi programmi ed i nuovi metodi di istruzione, ben differenti da quelli cui siamo venuti su noi. 



Disciplina e rispetto sempre, ma anche molta più responsabilità ed autonomia consentita all’allievo. Mi sembra un progresso nella giusta direzione per assicurare alla Forza Armata i propri futuri dirigenti.
 
E poi il discorso di Enzo, già Capo di Stato Maggiore della Difesa e vanto per tutti noi, che ha avuto il difficile compito di condensare in una mezz’ora cinquant’anni di vita, di entusiasmi, delusioni, fatiche, responsabilità, incarichi e  ruoli. 
Messa commemorativa a ricordo dei nostri caduti nella chiesa dell'Accademia

Ed, infine,  pranzo al Circolo Ufficiali con panorama mozzafiato sul Golfo di Pozzuoli,

 con torta e grido di  Corso così come 50 anno fa.









 

Ci salutiamo ripromettendoci di ritrovarci ancora quanto prima. Un grazie enorme ai 5 di noi che hanno organizzato con passione e pazienza questo importante evento così ricco di significati.
Non da ultimo l’ incontro con il mio “cento” ovvero un ufficiale di 40 anni più giovane di me e con la stessa mia matricola per il quale la tradizione vuole che ci sia un particolare legame.

Ma le emozioni per Anna e per me non sono ancora finite. Stasera pernottiamo ancora a Napoli poiché abbiamo il terzo evento di questa breve vacanza: incontriamo il caro Enrico, cugino di mamma, che vive a Napoli ed  affettuosamente  ci ha invitato a cena. Sono con lui sua figlia Monica ed i suoi simpatici figli Alessia e Stefano.

 
 

Salutiamo anche loro e torniamo in albergo contenti di questa bella giornata.



27 Settembre 

Altra giornatona, oggi. Ecco il quarto evento: andremo a fare un’immersione nel Parco Archeologico di Baia. 
Ma prima passiamo in un posto in cui, con realtà virtuale, tutte queste ville romane, o almeno parte di esse, sono riportate al loro antico splendore.
Il posto si trova qui e si chiama Baia Experience
Un’immagine vale 1000 parole. Ecco uma ricostruzione fedele dell’aspetto dei bagni termali


Certamente un’esperienza da fare prima di immergersi perché consente di capire molto meglio le rovine che si vedono sott’acqua.


Ma è ora di muoversi. Il Centro Sub Campi Flegrei https://maps.app.goo.gl/izffGGmJZ7EKaFCy7?g_st=iw ci aspetta. Briefing, vestizione, breve tragitto sul gommone e giù in acqua. Pochi metri d’acqua ma quanta storia!!!





28 Settembre 

Oggi rientro in Padagna😂. Ma prima di partire un piccolo ma prezioso carico per la buona salute

 
E pure pa’ a malasciorte 😂😂😂
 (traduzione: e pure contro la sfortuna)


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