sabato 5 novembre 2022

A ZONZO PER LE COLLINE ASTIGIANE, ALBUGNANO 5 NOVEMBRE 2022

 Dovevamo festeggiare due compleanni, quello mio e quello di Betty,  per cui abbiamo deciso di fare un giretto nel vicino astigiano, complice una giornata strepitosa, con cielo blu, sole  e visibilità infinita.

Il gruppetto dei gitanti era composto da Franco, Betty, Sandrino, Anna ed io, che, come potete immaginare e vedere qui in figura, risulterà impegnato a santificare la festa ad ora di pranzo....



E Sandrino, da consumato sommelier, tanto per cominciare, ci ha organizzato una visita  ad una piccola ma preziosa cantina ad Albugnano: la cantina di Orietta Perotto.


 (https://goo.gl/maps/ywNJBDFPQNdVxTQAA)

Il luogo scelto per gli assaggi era la stessa vigna in cui viene prodotto l'Albugnano, ottimo vino che non ha nulla a che invidiare ai noti vini delle vicine Langhe.

Sito raggiungibile con pochi passi a piedi ma da cui si ha un panorama meraviglioso della piana che da verso il cuneese e le montagne. I colori dell'autunno e dettagliate spiegazioni di Beppe, proprietario dell'azienda vinicola, ci hanno fatto avere una mattinata davvero piacevole. Il Monviso, da lontano, partecipava al nostro incontro.













 


Infine, passaggio in cantina per gli acquisti del caso, dove abbiamo potuto verificare ancora la passione e la capacità di produttore di buon vino di Beppe.

Ma si è fatta ora di pranzo e la scelta, non a caso, cade  ristorante "Da Conrado" in un paesetto vicino ad Albugnano.


https://goo.gl/maps/8tZ8x4UWFjtrJjZ49

Come potete vedere Franco e Betty hanno dato il meglio nell'affrontare la difficile prova del fritto misto alla piemontese...


 E dopo un bel pranzetto in questo posto valido, c'è ancora un bel sole ed approfittiamo per visitare la vicina Abazia di Vezzolano in stile romanico.


https://goo.gl/maps/XLuR9uRsDHPZWbMh8



Quest'Abazia, oltre ai pregevoli affreschi ed ai raffinati lavori in pietra, rivela una chicca che dimostra l'elevato livello tecnico delle maestranze di allora.



Il posizionamento del rosone sopra la facciata anteriore e quello nella cacciata posteriore non è stato fatto a caso. Al contrario il primo consente al sole due volte all'anno di illuminare due angeli in legno che sovrastano l'altare. 

Al contrario, il secondo consente ai raggi solari ogni 19 anni di illuminare il portone d'entrata dall'interno. Queste caratteristiche rispecchiano in pieno il pensiero medioevale per cui il Cristo è assimilato al Sole e la Madonna è rappresentata dalla Luna. Ecco in figura quanto appena detto.


In entrambi i casi l'Università di Torino, branca di archeoastronomia, ha determinato con certezza che l'ottenimento delle predette caratteristiche architettoniche non può che essere avvenuto se non con un sapiente uso  di un astrolabio, strumento usato all'epoca nell'ambito della navigazione.

https://montezaga.wordpress.com/2012/08/20/larcheoastronomia-nelle-chiese-medioevali/


Insomma una gran bella giornata, trascorsa con cari amici alla scoperta di buone e belle cose.

Se avete modo andate a scoprirle anche voi!