domenica 26 luglio 2020

40 chilometri a piedi in una notte


Se la sera ritenete noioso andare a ninna dopo aver visto due soldi di televisione, magari distendendovi sul vostro letto con fastidiose lenzuola fresche di bucato, potreste investire le vostre energie in (in)sane iniziative alternative come quella che sto per raccontarvi,  fatta  da Anna, Flora e Giusy.
Si tratta di  un pellegrinaggio a piedi  al Santuario di Sant'Anna nella notte tra il 24 ed il 25 di Luglio nelle Alpi Marittime, ad un paio di ore di macchina a Sud di Torino. 
 

Questa alternativa, che personalmente non esiterei a definire un  moderno modello di penitenza visti gli oltre  40 chilometri ed i 1400 metri di dislivello percorsi in una notte,  ci ha portato  venerdi pomeriggio verso la zona sud ovest di Cuneo al punto di partenza. Io ho fatto da cocchiere alle donzelle lasciandole al Ristorante La Fermata, loro punto di partenza e poi per poi riprenderle a bordo l’indomani mattina una volta giunte  al Santuario. Ed ecco il tratto a piedi che le nostre eroine hanno percorso



Naturalmente mentre le fanciulle si preparavano all’evento predisponendo zaini, bacchette, barrette energetiche, abbigliamento tecnico luci frontali e quant'altro, io dovevo necessariamente  cenare sul prestino perché,in macchina, avrei effettuato il loro percorso per dormire preso un ostello sito direttamente al Santuario che chiudeva alle 21. 
 E così, mentre ero impegnato nel ben più impegnativo  compito di.... 

...valutare le capacità culinarie del Ristorante La Fermata,



le ragazze sono partite per la loro destinazione in un trasferimento durato l'intera notte!

 






 

  


Flora, Giusy ed Anna

Mentre le fanciulle progredivano nel loro spostamento io, giunto in macchina al Santuario,  prendevo possesso della mia cameretta. Questa,  fornita di letti ribaltabili,



 mi portava alla memoria le celle dell’ Accademia Aeronautica nelle quali, da Allievo,  trascorsi qualche notte per qualche marachella (vedi ergastolano in foto centrale in basso sulla destra).


 E poiché si era fatto buio e mi ero portato con me la macchina fotografica con il treppiede, sono uscito all'aperto e mi sono goduto lo spettacolo di un cielo stellato davvero ragguardevole. Mi sono rifugiato nell’ angolo più buio del Santuario ed ho fatto un po’ di foto. 





E poi ninna sino all’indomani mattina mentre le fanciulle alle prime luci dell’alba affrontavamo gli ultimi, e più duri, 14 chilometri del loro percorso ossia quelli che consentono di lasciare il pianeggiante fondovalle per arrivare, tornante dopo tornante, agli oltre 2000 metri del Santuario.






 Sono circa le 8 di mattina e le ragazze, stanche ma  ancora in buona forma, arrivano al Santuario.


 

Indugiamo al sole della mattina ed all’aria tersa della montagna, ma la fame e la stanchezza si fanno sentire. 


Avevo già immaginato dove portare a colazione le tre atlete ed avevo riservato loro una sorpresa. C’era bisogno di una colazione di sostanza senza troppi preamboli, per cui rimontiamo in macchina e, per fortuna andando in senso contrario al traffico, arriviamo al Caseificio Moris noto per le sue bufale al pascolo nei prati retrostanti e, conseguentemente, per le sue mozzarelle di bufala a chilometro zero. 


Le ragazze apprezzano la proposta di buon grado… 



Terminato questo necessario rifocillamento, passiamo a fare un saluto alle bufale impegnate nelle loro abluzioni mattutine



 e rientriamo tutti felici, a Torino.

Una bella esperienza, svolta in condizioni climatiche perfette fortunatamente dopo che si erano sviluppati forti temporali nei giorni precedenti.

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