L’ANTEFATTO
Anna voleva fare una maratona da lungo tempo. Un desiderio, quello suo, che poggiava sull’amore per lo sport sin da giovane e che, in tempi più recenti, si è ancor più consolidato per via di vicissitudini personali.
Sicchè Annina, negli ultimi quattro mesi, è partita ogni giorno armata di scarpette per consumare la pavimentazione delle strade del canavese. Ogni giorno un pezzetto in più di percorso con l’inseparabile presenza di altre due compagne di ventura quali Claudia e Silvana, pensate, amiche di Anna già dai banchi di scuola, tutte quante motivate a partecipare alla Maratona di Amsterdam prevista per il 21 ottobre 2018.
Già da Maggio erano partiti i primi preparativi logistici (biglietti aerei, bed and breakfast) mentre da Luglio l’allenamento aveva preso una piega più intensa e specifica per sostenere i lunghi 42 chilometri da percorrere lungo i canali.
Ed il tempo è volato. Chiusi gli ultimi aspetti logistici già prima di partire (parcheggio a Malpensa, biglietti trasporti pubblici ad Amsterdam, almeno una visita al Museo Van Gogh ed un giro in battello) eccoci in aeroporto.
VENERDI 19 OTTOBRE
Bene, ecco le foto segnaletiche delle tre fanciulle, ricercate da tutte le polizie internazionali e sbarcate nelle Fiandre avendo abilmente eluso tutti i controlli.
Con i biglietti acquistati tramite il sito https://www.viviamsterdam.it/trasporti/biglietto-gvb-per-i-trasporti-pubblici-di-amsterdam.html?source=popup_gvb
ci spostiamo dal grande aeroporto di Amsterdam (bus 397 sino ad Amstelveenseweg e poi, di li, metro verde sino a Bullewijk).
Tutto facile, avevamo già da tempo pianificato tutti gli spostamenti.
Questa stazione della metro è davvero vicinissima al nostro coloratissimo B&B ZOH visibile sul sito: …https://www.booking.com/hotel/nl/guest-house-heesterveld.it.html
Ma prima di chiudere la giornata riusciamo a fare un salto all’Olimpic Stadium per ritirare i pettorali ed immergerci così nella bagarre della Maratona.
Rientriamo in albergo
e lì ci mettiamo poco ad organizzare una gustosa cenetta con un menù frugale ma rispondente alle tabelle caloriche previste, con tanto di patate novelle! Il tutto nel cucinino a nostra disposizione.
SABATO 20 OTTOBRE
Tempo ragionevolmente buono che, fortunatamente ci accompagnerà per tutto il nostro soggiorno. Partiamo allora verso il Centro e ci imbattiamo nel simpatico mercato sito in Albert Cuypstraat (fermata De Pijp, metro 52) dove facciamo volentieri conoscenza con la spiccata attitudine commerciale degli Olandesi e con i loro prodotti caratteristici.
Ho addirittura comprato anch'io un occhialetto impertinente a metà tra il critico d'arte Philippe Daverio ed il violoncellista Pablo Casal, articolo di nicchia e molto adatto per la caccia alle tardone 😃😃😃
Proseguiamo per il Museumplein, dove fanno bella mostra svariati importanti Musei. Due chiacchere, due risate e poi preferiamo separarci. Silvana e Claudia scelgono di avere una visione più d’insieme della città, mentre Anna ed io proseguiamo per un sontuoso piatto di pasta, imposto dal menù preparatorio il giorno prima della corsa, presso Pasta Pasta, sito in Warmoesstraat 49 (http://pasta-pasta.nl/).
Chiaccherando con Francesca, la ragazza che ci serve, esce fuori che è di Roma ed è la figlia di un collega di Aeronautica Militare, conosciuto in Accademia 40 anni prima. Il mondo è davvero piccolo! Colgo, allora, questa occasione per salutare e ringraziare nuovamente Francesca e suo padre Claudio.
Mangiamo ottimamente da Pasta Pasta e ci dirigiamo verso il Museo Nazionale Marittimo. La sede è nel prestigioso Ammiragliato della Marina Olandese opportunamente ristrutturato per ospitare una notevole quantità di reperti tra i quali una replica di una nave degli anni d'oro della marineria olandese in scala 1:1.
Il Museo, un garbato accostamento di antico ed al tempo stesso molto moderno e davvero interattivo, ci ha tenuti impegnati per buone tre ore. Infatti, il grande cortile interno del seicentesco palazzo è coperto con un tetto di vetro e metallo particolarmente bello e funzionale, fruibile anche in condizioni di tempo inclemente.
E, naturalmente, la sezione a me più cara è stata quella dedicata agli strumenti di navigazione antichi. Devo dire che le spiegazioni sono estremamente semplici e chiare e danno perfettamente l'idea di come gli antichi olandesi navigassero in lontani oceani per raggiungere le loro numerose colonie.
Terminiamo il pomeriggio facendo due passi per la città godendoci le belle architetture di Piazza Dam, di Palazzo Reale e di Magna Plaza, un neogotico edificio adibito ora a centro commerciale.
Notiamo che la circolazione è ordinata, non mancano ampie zone pedonali ma c’è un’insidia…le piste ciclabili che costeggiano i marciapiedi. Attraversare una strada o anche inconsciamente debordare sulla ciclabile espone pericolosamente il pedone ad un investimento. All’inizio ci siamo trovati non a nostro proprio agio, ma poi ci siamo abituati a vedere dove mettevamo i piedi.
E, nel prosieguo del pomeriggio, non poteva mancare un fortuito passaggio per un angolo del Quartiere a Luci Rosse.
Qualche impertinente negozietto..
e poi le signorine in vetrina. Se ve la devo dire tutta, però, c’era davvero poco da vedere. Forse sarà stato un luogo non particolarmente gettonato, oppure un orario poco consono per certi aspetti. Le fanciulle che facevano mostra di sè, in realtà, erano delle attempate e piuttosto malandate signore. Avrebbero potuto fare tutto tranne che indurre in tentazione….
Altro piatto di pasta per Anna per imbarcare le ultime calorie previste e poi rientriamo presto in albergo. Questa è la notte della vigilia d’armi, l’indomani mattina ci sarà la Maratona.
DOMENICA 21 OTTOBRE
Ecco di nuovo riunite le tre atlete, avvolte nei loro vestiti tecnici, con i loro gesti e riti scaramantici, pronte per l’impegnativa prova.
Pare ci siano ben 16.000 iscritti. Fa freschetto ma non c’è vento e la temperatura è ideale per chi deve correre. Accompagno le fanciulle fin dentro lo Stadio Olimpico e, con una certa emozione, vedo i vari gruppi partire in sequenza finchè tutti gli atleti sono fuori.
Ed inizia una lunga attesa. Dura per chi corre ma anche per chi accompagna. Ce la faranno le ragazze? Non avranno problemi? Sarà troppo freddo? Farà troppo caldo?
Altro non posso fare se non seguirle su una bella App che consente di tracciare gli atleti desiderati lungo il percorso. Nel frattempo cosa fare nelle prossime 4 o 5 ore? La risposta è stata andare al mitico Concertgebouw ed ascoltare un Concerto.
Una vera fortuna, infatti, ascoltare il violoncellista Kian Soltani in una appassionata interpretazione del concerto di Elgar op.85
Terminato il Concerto avevo ancora almeno due ore e mezza da spendere ed allora, vista la vicinanza con il Rijksmuseum, sono andato a godermi la vista di un quadro di Rembrandt che avevo sempre desiderato di vedere, speciale per la luce.
Ma le tre atlete, oramai, sono coraggiosamente sopravvissute alla durezza della prova e si stanno avvicinando alla zona di arrivo. Tutte e tre terminano la Maratona vincendo la sfida più difficile, ovvero quella con loro stesse, stringendo i denti e completando così ben 42 chilometri di corsa!
Naturalmente una esperienza così impegnativa segna gli atleti. Non tutti sono in grado di completare la corsa, altri, trascinandosi, arrivano fuori ogni tempo utile, altri ancora soffrono con le ginocchia, vesciche ai piedi, crampi…Di qui l’organizzazione di un vero e proprio centro massaggi defatiganti organizzati all’interno dello Stadio dopo l’arrivo
Una prova davvero selettiva, per me quasi da marziano, che necessita di paziente preparazione ed una grinta non indifferente. Provo molto rispetto verso coloro che si cimentano in essa.
Rientriamo in albergo dove ognuna delle atlete ha cercato di recuperare le energie.
LUNEDI 22 OTTOBRE
Recuperate le forze iniziamo quest’ultima giornata ad Amsterdam visitando il bel Museo di Van Gogh, dalle forme tondeggianti.
La visita è stata particolarmente bella poiché un ottimo sistema di audioguida ha consentito di comprendere i quadri più salienti dell’intera produzione e che hanno segnato la parabola creativa del genio.
Dopo questa bella visita siamo ritornati al mercato visto il primo giorno per acquistare un po’ di ricordini.
Abbiamo infine fatto la felicità di un venditore di formaggio poiché in un attimo tutti noi insieme abbiamo acquistato un totale di quasi 15 forme di formaggio!
E che dire del nostro pranzetto ai banconi di un fornito pescivendolo?
Prima di rientrare in aeroporto abbiamo un ultimo giro per la città: una navigazione con il battello per i canali della città. Bel giro. Bei palazzi, begli scorci, belle storie
In tarda serata rientriamo in Italia, ben felici dell’esperienza avuta.
CONCLUSIONI
Questa avventura, pur nata per essere sostanzialmente funzionale allo svolgimento della Maratona, ci ha in realtà consentito di apprezzare anche un bel po’ Amsterdam! E’ una città mirabilmente ricca di Storia e di Arte, vivibilissima, fruibilissima e civile. Il tempo buono certamente ha aiutato sia le Atlete nella loro impegnativa prova che il buon svolgimento delle varie visite. Ci siamo agevolmente mossi con i mezzi pubblici e l’inglese è tranquillamente parlato ovunque siamo stati. E’ certamente un viaggio da rifare per approfondire gli aspetti che, per il poco tempo a disposizione, non si sono potuti vedere.
E per finire un bel filmatino fatto da Silvana che ricapitola tutti momenti di questa avventura.
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PER LEGGERE DI ALTRI VIAGGI
GRAZIE DI CUORE PER AVERMI MANDTO QUESTO BLOG...MOLTO BELLO E MOLTO INTERESSANTE...TANTI BACI E UN ABBRACCIO GEANDE AD ATLETA E UN GRANDE SALUTO A TE MARCELLO..A VEDERCI PRESTO.
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