Ogni fase della vita ha i suoi momenti. Avevo attraversato un’esperienza lavorativa molto spiacevole, purtroppo causata dalla cattiveria di piccoli uomini senza un’anima, ed era allora necessaria un’esperienza extra lavorativa in grado di ridarmi allegria e slancio. Ho , quindi, deciso di iscrivermi ad un corso di cucina presso il Formont, un apprezzato istituto di formazione.
GLI AMBIENTI
La cornice in cui questo corso si svolge è il Parco della Mandria, ovvero la riserva di caccia della meravigliosa Reggia di Venaria.
Le scuderie di detta Reggia, una preziosa testimonianza del Barocco piemontese, sono affogate nel verde del Parco e sono state intelligentemente riutilizzate dalla Regione per lo svolgimento di corsi a beneficio dei residenti in Piemonte
Il corso si articola in 10 lezioni da 4 ore ciascuna. Si inizia alle 18 e si termina alle 22. Siamo una classe di dieci persone sotto la guida dello chef Alessandro Capobianco.
Arriviamo alla spicciolata ed, entrando nel Formont, incrociamo la classe di “pasticceria” che sta ultimando la propria lezione e che, sempre, con molta cortesia, ci hanno omaggiato del loro lavoro. Un piacere dell’olfatto e per l’occhio. E’ affascinante vedere come da materiali grezzi (farina, uova, zucchero) vengano fuori dei delle forme leggere così belle ( e buone! )
e tutti , silenziosamente, prendono nota delle porzioni, dei trucchetti, delle indicazioni relativi alle ricette.
Stasera, ad esempio, abbiamo parlato di arancini, insalata russa, insalata capricciosa e supplì.
E, quindi, appena terminata la pianificazione, c’è la divisione dei compiti. Il buon Alessandro, come un generale, stabilisce i compiti: tu fai questo, tu fai quello. Ed egli stesso inizia le operazioni mostrandoci come si fa una buona mayonese.
Poi si accendo no i fuochi e ciascuno prende il proprio posto di combattimento!!!”
Un gran girare di mestoli…
Rimestare, spadellare, scodellare
Con erudite ed approfondite consultazioni sull’argomento
E non sono mancati virtuosi pezzi di bravura
nonchè di paziente lavoro di rimestamento e di impasto
Il tutto non disgiunto da assaggi e da complessi calcoli cabalistici
E non manca l’angolo della poesia in cucina
Ed alla fine della serata eccoci pronti ad andare a tavola!
Se hai piacere di leggere di altri viaggi clicca sul link:
https://blogbattaglia.blogspot.com/2018/05/i-miei-viaggi-piu-belli.html
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